10 anni
fa, a ottobre del 2004, 25 capi di Stato e di Governo europeo, dopo
anni e anni di mal di pancia, avevano controfirmato il testo della
Costituzione Europea, insieme ai loro Ministri degli Esteri. Dopo
secoli e secoli di Guelfi e Ghibellini, di Cattolici e Protestanti,
di Massoni e parenti dei Rothschild, sembrava fosse giunto il giorno
della Conciliazione e della Convergenza nel nome degli Interessi
Comuni. ( Così per lo meno ce la raccontavano). La cerimonia si era
svolta a Roma ed era stata, comme d’abitude, trasmessa in
Eurovisione. La sfarzosa cornice del sogno, all’interno della quale
i boss d’Europa avevano brandito e incrociato le penne, era stata
la Sala degli Orazi e Curiazi , la stessa storica sala in cui a marzo
1957
i sei paesi fondatori avevano siglato i trattati che istituivano la
CEE
e l’Euratom.
Per l'Italia avevano firmato Silvio Berlusconi e l'alacre Ministro
degli Esteri, Franco Frattini.
Come si
era arrivati alla Costituzione Europea ? Il percorso era cominciato
nel dicembre 2001
con l’approvazione della ''dichiarazione di Laeken'' che istituiva
la Convenzione incaricata di preparare una bozza di Costituzione .
A fine
febbraio 2002 si erano pertanto aperti i lavori della Convenzione
sul Futuro dell'Europa. Alla guida era stato posto un
triumvirato di vecchie volpi, in rappresentanza degli interessi
dominanti: Valery Giscard d'Estaing, presidente per conto dei
liberali; Giuliano Amato, vicepresidente per conto dei socialisti e
Jean Luc Dehane, vicepresidente per conto dei cattolici . I tre
dovevano coordinare un gruppone di Trattatisti–Costituzionalisti
costituito da 102 umani in rappresentanza di : Governi e Parlamenti
dei Paesi già membri, più rappresentanti dei Governi e Parlamenti
dei Paesi candidati all'adesione all'UE. A questi si aggiungevano
altri rappresentanti del Parlamento Europeo e della Commissione
Europea. Era senza dubbio un gruppone molto complesso, del resto si
sa che una Costituzione deve godere di contributi a larghissimo
spettro affinchè, dalle tante visioni parziali si possa creare un
Mosaico accettabile. La Convenzione si divise in 6 diversi Gruppi di
Lavoro ( sussidiarieta', carta dei diritti, personalità giuridica,
parlamenti nazionali, competenze complementari e governance
economica) e il gruppone cominciò a produrre quintali e quintali di
documenti in 21 lingue diverse. Dopo 17 mesi di lavoro consegnò a
luglio 2003 una Bozza alla Conferenza Intergovernativa (CIG). La
Conferenza Intergovernativa, composta dai Ministri degli Esteri
della UE, nel giugno 2004 approvò la versione consolidata
provvisoria della Carta costituzionale.
Dopo 5 mesi, come accennato, si andò alla firma del Trattato/Costituzione e dell'Attofinale. La Costituzione sostituiva la maggior parte dei Trattati esistenti ed era preceduta da un preambolo nel quale venivano sanciti i valori e gli obiettivi che avevano guidato la stesura del Testo. Il Testo si componeva di 4 Parti a loro volta suddivisi in Titoli contenenti Capi per un totale di 448 articoli più protocolli e allegati. Molti tirarono un respiro di sollievo.
Dopo 5 mesi, come accennato, si andò alla firma del Trattato/Costituzione e dell'Attofinale. La Costituzione sostituiva la maggior parte dei Trattati esistenti ed era preceduta da un preambolo nel quale venivano sanciti i valori e gli obiettivi che avevano guidato la stesura del Testo. Il Testo si componeva di 4 Parti a loro volta suddivisi in Titoli contenenti Capi per un totale di 448 articoli più protocolli e allegati. Molti tirarono un respiro di sollievo.
L'Europa
“politica” sembrava fatta. E invece non era fatto proprio niente.
Era solo l'ennesimo nuovo inizio di un percorso a ostacoli che veniva
definito l’Iter di Ratifica. Un processo lungo e doloroso nel corso
del quale o i Parlamenti nazionali o i Popoli chiamati ad un
referendum avrebbero dovuto – giustappunto – “Ratificare”.
Quel 29
ottobre a Roma s’era fatta una gran festa pubblica un po' noiosa,
con i Carabinieri in Alta Uniforme e le hostess con le gambe storte.
A questa erano seguite un certo numero di feste private, alcune delle
quali meno noiose. Poi ognuno era ripartito con il proprio aereo
pagato dai contribuenti e il giorno dopo in ogni capitale d’Europa
s’erano riaperti i giochi.
“Che
facciamo? Portiamo la faccenda alle Camere oppure cominciamo a
pensare di fare un Referendum ?”
Qualche
Governo era sicuro della propria maggioranza. “Aveva i numeri”,
come si dice in gergo. Altri decisero di pensarci su . “I numeri
non c’erano”.
“Risentiamo
le Parti “
Le Parti
?! Ma quante erano queste Parti ? La Carta Costituzionale Europea
tanto univa quanto divideva. Riuniva e ridivideva gli Europei in
spicchi. Spicchi spesso diversi dalle rappresentanze partitiche. Ogni
popolo era come un arancio.
C’era
lo spicchio che avrebbe voluto un “documento debole” utile solo
alla individuazione di un minimo comune denominatore.
C’era
lo spicchio degli Euroscettici, che odiava l’alto tasso di
burocrazia insito nella Carta.
C’era
lo spicchio dei Federalisti Europei ai quali non andava giù la
definizione “Costituzione” di un documento che secondo loro
“Costituzione” non era.
C’era
lo spicchio delle destre nazionaliste che temevano la perdità di
sovranità .
“Ancora?
Ma non si rendono conto che la sovranità i Paesi dell’Eurozona
l’hanno già perduta”
“No,
no! Se ne rendono conto benissimo solo che ... “
“Solo
che ? “
“ Non
gli va giù ! “
“ Eh,
non gli va giù, ma è proprio per questo che siamo costretti a darci
una Costituzione. Uno straccio di copertura politica all’Euro
glielo vogliamo dare o no? Se non ci sbrighiamo ad apparire ...
almeno apparire uniti, ci fanno a pezzi. “
“Chi ci
fa a pezzi ?“
“Lo sai
... andiamo, lo sai! I Mercanti cazzo. La finanza, i broker, le
banche. Ma non lo vedi ? Quando i Brahmini non si mettono d’accordo
... quando la Politica sbraita e sbraca ... i Mercanti prendono in
mano le redini. ”
“Ma di
quali Mercanti parli ?”
“...
hai presente i nipoti di quelli di Bretton Wood? Hai presente il
Fondo Monetario Internazionale, le Borse, la BCE, la World Trade
Organisation? Questi sono i Mercanti ... quelli che hanno vinto anche
la Guerra Fredda a colpi di pubblicità ... Come si chiamano tra loro
?” “Traders .”
“Ecco...
i Traders ! “
“Hai
ragione. Anche i Militari da tempo lavorano per i Traders e i
Brahmini-Politici litigano come bambulti che si rubano i
giocattolini. Ci voleva pure quel casino ... come l’hanno chiamata?
La formula del preambolo introduttivo sul richiamo alle “eredità
culturali, religiose e umanistiche” dell’Europa. E allora ? Che
volevano ? Alcuni paesi hanno storto il naso chiedendo un esplicito
riferimento alle radici cristiano-giudaiche dell’Europa. Si è
parlato anche di inserire nella Costituzione un riferimento a Dio.”
“Bravo
! Vedo che hai capito. Te li immagini i Gran Maestri della Massoneria
che siglano una Costituzione in cui c’è un esplicito riferimento
alle radici cristiano-giudaiche ... ma dai, è dal 1737 che questa
storia va avanti. I Papi hanno scomunicato i Massoni per quasi 3
secoli. Ma poi i Massoni hanno organizzato e gestito diverse
Rivoluzioni, hanno vinto la II Guerra Mondiale, hanno tirato giù il
Muro di Berlino e l’aria è cambiata. E’ talmente cambiata che
Giovanni Paolo II ha ritirato la scomunica.“
“ E già
… e vedrai che lo faranno Santo. Comunque... Guarda che casino ci
ritroviamo con l’Italia, la Polonia e la Grecia che hanno puntato i
piedi sull’esplicito riferimento alle radici cristiano-giudaiche”
“E non
solo ... si sono schierati anche i rabbini e i capi spirituali
protestanti. Per non parlare dei capi degli ortodossi .”
“Lo so!
Cristo, lo so. Potevano accontentarsi del richiamo alle eredità
culturali, religiose e umanistiche ... cazzo, c’avevamo messo sei
mesi a trovare questa definizione .”
“Mi sa
che questa Carta non passa nei Parlamenti . “
“Ah, tu
ti preoccupi dei Parlamenti ... io invece temo i Referendum. “
Avevi
ragione Cassandra. Avevi ragione.
3 anni
dopo – fine febbraio 2007 - L’uomo, con la faccia incollata allo
schermo del suo PC legge con attenzione una email. “A oggi solo 18
nazioni hanno ratificato la Carta Costituzionale Europea...” Mmmm!
“...tra queste solo Spagna e Lussemburgo a seguito di referendum.
Cordially yours”. Non c’è firma. L’uomo a New York spegne il
computer e rimugina tra sé: “ Il Lussemburgo ? ... ma perchè il
Lussemburgo è una nazione ? Un Condominio di Banche travestito da
Granducato è una nazione ? Boh ? Povera Europa.“
Si alza
dalla sedia. Si stiracchia con ampia soddisfazione e respira
profondamente. Si guarda allo specchio. E a quel punto, in modo
incontrollato, comincia a ridere.
“18 su
27 ! Povera Europa!” esclama tra una sganasciata e l’altra.
“Povera Europa“, continua alzando il tono . “Ora sì, ora
davvero sì che sei finita nei guai”. E continuando a ridere tuona:
“Sei nostra, povera vecchia ... Sei come una vedova impaurita che
cerca di nascondere la sua pensione in una tasca bucata e ti stai
perdendo tutto. Tutto.“
Si sforza
di riassumere il controllo. La risata ora si placa e si tramuta in
una ridarella sommessa. Un continuo gorgogliare ... una sequenza un
pò beota di “eh, eh, eh, eh...” che infine sfuma nel silenzio
compiaciuto. “Ok, il dado è tratto.”
L’uomo
prende allora il cellulare e compone un numero.
A Londra
un altro uomo gli risponde “Hallooo !?”.
“Hai
visto quegli stronzi degli Europei ?”.
“ Ah,
sei tu ! Certo! Certo che ho visto. Hanno fatto la frittata”
“ Eh
sì, si può dire anche così “
“ Ed è
difficile una volta fatta la frittata rifare le uova originarie”
“Esattamente
... Ma ti rendi conto che cosa è successo ? ... neanche i nostri
migliori lobbisti avrebbero potuto portare a casa un successo simile.
“
“Beh,
qualcuno dei nostri ha fatto un gran lavoro, lo sai ... però sì ...
si sono sparati proprio sui coglioni.“
“Divide
et impera “
“Sempre
fratello ... sempre. Non si può lasciare il timone della storia
nelle mani dei popoli ... Il popolo, si sa, rema … non fa la rotta.
In ogni caso ... “
“In
ogni caso da domani l’Europa è come una vedova in calore senza
mutande in visita al carcere degli ergastolani nell’ora d’aria...
“
“Immagino
che i custodi siano distratti ...”
“Bravo
! Comunque fratello da domani comincia la mattanza dei titoli di
Stato europei e fra un po' passiamo all'acquisto dei gioielli di
famiglia. Il laghetto dove sguazzano i bond è sotto controllo?”
“Sì,
qui a Londra è tutto sotto controllo. Nelle Borse e nelle Banche ci
sono i croupiers giusti. Gli uomini allevati al FMI, all'Aspen e
all'OCSE sono già all'erta. ”
”Perfetto.
Avverti tu gli altri ? “
“Certo,
li incontro quasi tutti alla City o a Bruxelles all'aereoporto il
venerdi sera. Ma anche tu manda qualche email “
“Con
Francoforte chi ci parla ?”
“
Tranquillo … siamo coperti anche a Francoforte.”
“Ok. Ci
sentiamo. “
“Buona
notte !”
“Ma
che notte qui è ora di cena. Me ne vado in quel Club sulla 54esima
che sai e festeggio a ostriche e champagne. Poi...”
“Sì,
sì, posso immaginare ...”
“Bravo
... good night brother .”
“Good
night “
Era il
22.2.2007 e a Bruxelles avevano cominciato a far circolare alcuni
dati rilevanti. L’esile Costituzione europea, non ostante i molti
Padri, l’estenuante gravidanza e le drammatiche doglie, non sarebbe
uscita dalla sala parto. Tutto era rimandato. Dolorosamente,
democraticamente, inevitabilmente rimandato.
Su 27
nazioni, 18 avevano detto “Sì” in una dozzina di lingue diverse.
7 non avevano portato a compimento le consultazioni parlamentari.
Due. Solo due. Dopo aver chiamato al Referendum i loro popoli avevano
detto “No”.
Ma chi se
ne frega, erano solo due! E invece no. La Costituzione d’Europa non
si vara a maggioranze ancorchè qualificate e in questo caso neppure
a maggioranza schiacciante. No! Soprattutto se le due nazioni
contrarie fanno parte del drappello dei fondatori iniziali. Signori
si trattava della Francia e dell’Olanda.
In
Francia era scesa in campo per il 'no' una moltitudine di umani che
non si parlavano dai tempi della Resistenza e che non avrebbero preso
insieme nemmeno il Metrò. Sinistra radicale, fronte nazionale,
ambienti cattolici e lefebvriani,
no-global
e pacifisti accesi s’erano ritrovati tutti insieme a criticare gli
eccessi di liberismo integralista nel testo, l'eccessiva importanza
data ai temi economici e capitalistici, l'assenza di riferimenti al
ripudio della guerra e il fatto che gli eserciti europei ora potevano
essere chiamati a intervenire in più occasioni, le troppo scarse
garanzie in difesa dei lavoratori, degli immigrati, del
welfare
state.
Giscard d'Estaing non si era smentito e i suoi connazionali non
avevano torto. Diverse personalità (ad esempio, il premio
Nobel per l'economia
Maurice
Allais)
si erano schierati contro la Ratifica.
Ragioni
ben diverse quelle contestate della destra nazionalista in Olanda.
La paura in questo caso era che la Costituzione avrebbe
conferito poteri tali da svuotare di significato e di autorità i
singoli stati, promuovendo un appiattimento delle identità nazionali
in nome di un'unione indifferenziata. La famosa perdita di sovranità.
E non avevano torto neanche loro.
Insomma
la Storia è lunga ... secondo qualcuno c’era del Marcio a
Bruxelles e tutti si erano cominciati a risvegliare dal sogno.
Qualcuno triste, qualcuno allegro. L'Euro c'era anche se non c'era
l'Europa … e c'erano i risparmi di quei coglioni degli europei.
Gli Stati
Uniti nel frattempo continuavano a stampare trilioni di dollari,
autorizzati e coperti solo dalla loro arroganza militare e dal diktat
dei petrodollari. Fosche nubi cominciavano ad addensarsi
all'orizzonte.
9
mesi dopo – a dicembre 2007 viene firmato a Lisbona il Trattato che
modifica ben tre Trattati precedenti : quello sull'Unione Europea,
quello che istituisce la Comunità europea e quello di Amsterdam. Il
Trattato di Lisbona abolisce alcuni "pilastri", ripartisce
le competenze tra Unione e Stati membri, e (ufficialmente) “rafforza
il principio democratico e la tutela dei diritti fondamentali”.
Entra in vigore il 1º dicembre 2009 e sostituisce la Costituzione
Europea bocciata dal 'no' dei referendum francese e olandese del
2005.
L'intesa
sul Trattato, dopo due anni di "riflessione", era stata
preceduta dalla Dichiarazione di Berlino del 25 marzo 2007, in
occasione dei 50 anni dell'Europa unita, nella quale il cancelliere
tedesco Angela Merkel e il primo ministro italiano Romano Prodi
esprimevano la volontà di sciogliere il nodo entro pochi mesi, al
fine di consentire l'entrata in vigore di un nuovo Trattato nel 2009
(anno delle elezioni del nuovo Parlamento Europeo).
Nello stesso periodo
era nato a tal fine il cosiddetto "Gruppo Amato", chiamato
ufficialmente "Comitato d'azione per la democrazia europea"
e supportato dalla Commissione Europea con il mandato, non ufficiale,
di riscrivere la Costituzione alla luce dei criteri che erano emersi
durante le consultazioni della Presidenza tedesca con le varie
cancellerie europee.
Ovviamente il popolo
del web non perse l'occasione di indagare e illuminare connessioni
più omeo occulte. Si giunse ad affermare che il Gruppo Amato era
finanziato dalla Fondazione Bosch e che molti dei suoi membri
aderivano anche all'European Council on Foreign Relations fondato da
George Soros. Queste affermazioni non vennero mai smentite e a
pensarci bene, se confermate, ci sarebbe pure una logica : perversa
ma molto stringente. La politica aveva fallito, la mano passava a un
particolare tipo di Mercanti, quelli ammantati dall'aura delle
operazioni con fini umanitari e sociali. In realtà strutture molto
business oriented.
Il risultato dei
lavori del Gruppo Amato venne presentato il 4 giugno 2007: 70
articoli e 12800 parole circa . A detta degli estensori vi si
rinvenivano le stesse innovazioni della Costituzione, che peraltro
aveva 448 articoli e 63.000 parole. In ogni caso il testo diventava
il punto di riferimento per i negoziati. Il Consiglio Europeo, sotto
la presidenza tedesca, dopo solo 3 mesi, il 23 giugno 2007 raggiunse
l'accordo sul nuovo Trattato di riforma.
E brava la Merkel! … e bravo pure Prodi! … per
non parlare di Amato.
La Camera e il Parlamento Italiano approveranno il
Trattato di Lisbona tra luglio e agosto 2008 con votazioni
all'unanimità. Unico fulgido esempio di cieca fede nelle Istituzioni
Europee (insieme a Malta) . Si sospetta , a ragione, che ben pochi
abbiano letto il testo . Ma … tant'è.
Come raccontava in modo accorato nel suo blog
Paolo Barnard, citando a sua volta il parlamentare europeo danese
Jens-Peter Bonde “i primi ministri erano pienamente consapevoli
che il Trattato non sarebbe mai stato approvato se fosse stato letto,
capito e sottoposto a referendum. La loro intenzione era di farlo
approvare senza sporcarsi le mani con i loro elettori”. Il
nostro Giuliano Amato – proseguiva Barnard - ribadì il concetto
appieno, in una dichiarazione rilasciata a Londra il 12 luglio del
2007: “Fu deciso che il documento fosse illeggibile, poiché
così non sarebbe stato costituzionale … Fosse invece stato
comprensibile, vi sarebbero state ragioni per sottoporlo a
referendum, perché avrebbe significato che c’era qualcosa di nuovo
(rispetto alla Costituzione bocciata nel 2005, nda)”. (fonte:
EuObserver.com). Il sigillo a questo tradimento dei principi
democratici fu messo dallo stesso Valéry Giscard D’Estaing in una
dichiarazione del 27 ottobre 2007, raccolta dalla stampa europea: “Il
Trattato è uguale alla Costituzione bocciata. Solo il formato è
differente, per evitare i referendum”. I capi di Stato erano
concordi questa volta: no al parere degli elettori, no ai
referendum.”
“ Senti scusa … ma che vuol dire
“sostituisce la Costituzione Europea” ?
“Vuol dire che è peggio, ma che
per approvarlo basta mettersi d'accordo in pochi. “
“Ah vabbè, come sempre ! Ma i
Popoli ?“
“I Popoli remano … già te l'ho
detto. E pagano la Crisi.”
Due
anni fa - Il 2 marzo 2012 viene firmato il Trattato sulla stabilità,
coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria
(conosciuto anche come fiscal
compact)
E' un accordo approvato con un trattato internazionale da 25 dei 27
stati membri dell'Unione Europea. Entra in vigore il 1º gennaio
2013. Il patto contiene una serie di regole, chiamate "regole
d'oro", che sono vincolanti nell'UE per il principio
dell'equilibrio di bilancio. Ad eccezione del Regno Unito (te
pareva!) e della Repubblica Ceca, tutti gli stati membri della UE
sottoscrivono gioiosamente.
Il
Fiscal Compact non fu un fulmine a ciel sereno. Già c'era stato
qualche tuono : il Trattato di Maastricht (1993) e il Patto di
Stabilità e Crescita (1997). Nel Trattato di Maastricht, fra le
altre cose, erano contenuti i cinque criteri che ciascun paese
avrebbe dovuto soddisfare per adottare l’euro. Tra questi: un
rapporto fra deficit (disavanzo annuale di uno stato) e il prodotto
interno lordo (PIL) non superiore al 3% e un rapporto fra debito
complessivo e PIL non superiore al 60%. Nel Patto del 1997 l’Unione
si dotò invece degli strumenti per inviare avvertimenti e applicare
sanzioni agli Stati che non rispettavano i vincoli imposti nel 1993.
“Senti
scusa … ma che vuol dire “equilibrio di bilancio” ? “
“Vuol
dire tante cose . E tra queste, vuol dire che una nazione a caso, per
esempio l'Italia, a meno che per magia non aumenti vertiginosamente
il suo Prodotto Interno Lordo, deve ridare alle Banche 50-60 miliardi
l'anno di debiti per anni e anni. Debiti che sono stati contratti dai
suoi governanti”
“ Ma
il Popolo ne ha goduto !”
“Insomma
… mica tanto e mica tutto. Soprattutto non se ne era accorto”
“ E
chi paga adesso ? Gli Stati, i Governanti ?”
“Ma
no, dai ! Paga il Popolo “
“ E
perchè ?”
“ Ma
come perchè ? C'è scritto nei Trattati Internazionali”
“Ma
il Popolo l'ha mai letti 'sti Trattati ? Qualcuno glieli ha spiegati
bene ?”
“C'è
mancherebbe … certo che no! “
Adesso la domanda è : mentre nel Condominio
Italia si discuteva se Berlusconi dovesse andare a cambiare i
pannoloni agli anziani … se Dell'Utri fosse mafioso o meno … se
Napolitano fosse a conoscenza o meno dell'accordo Stato-Mafia … se
Papa Francesco c'è o ce fa … se la partita delle Elezioni si
dovesse giocare col proporzionale o col maggioritario … se e quanto
valessero le “primarie” del PD , etc... in Europa, sulle nostre
teste e nei nostri Conti Correnti, sono successi un bel po' di fatti
rilevanti che ci hanno modificato radicalmente la vita pur restando
collocati in fitte zone d'ombra .
Quindi… noi andremo a votare il 25 maggio, ma
'sti Trattati Vincolanti almeno ce li vogliamo leggere o no ? E
pensare che stanno tutti su Internet … figurati se non ci fossero.
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